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Tribunale di Roma sentenza del 6.6.2018: nullità del contratto di interest rate swap – la banca condannata al pagamento di circa € 93.000,00 in favore della società attrice

Il Tribunale di Roma si è espresso favorevolmente nei confronti della società attrice, condannando l’istituto di credito convenuto al pagamento di € 92.941,58 oltre interessi

Nel caso di specie il Giudice, accogliendo le richieste di parte attrice e a seguito di nomina di consulenza tecnica come dalla stessa richiesto, in ordine alla ricostruzione del contratto di interest rate swap ha osservato come “il consulente tecnico sia pervenuto alla conclusione, del tutto condivisibile, che il negozio in essere tra le parti non può essere considerato di copertura – finalità concreta di esso esposta nelle premesse del contratto quadro – in ragione, in particolare, della diversità di durata del contratto di finanziamento (tre anni) rispetto a quello di swap (cinque anni) e, soprattutto, del valore del nozionale (sebbene numericamente coincidente) che risulta essere fisso nel contratto di swap e decrescente secondo un piano di ammortamento nel contratto di finanziamento. Tale ultimo aspetto porta ad un disallineamento dei valori che impedisce al primo di avere una funzione di copertura del secondo.

In queste condizioni deve necessariamente pervenirsi alla dichiarazione di nullità del contratto di interest rate swap (..)”.

In conclusione il Tribunale di Roma si è espresso favorevolmente nei confronti della società attrice, condannando l’istituto di credito convenuto al pagamento di € 92.941,58 oltre interessi, nella misura legale, dalla data di stipula del contratto fino all’effettivo soddisfo.

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